TUTTOBENE Marcella

Marcella Tuttobene è nata a Valguarnera (EN) nel 1947. Attualmente vive ed opera ad Enna. Si è diplomata nel 1963 presso l’Istituto Statale d’Arte di Catania, ha poi frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Palermo e quella di Catania conseguendo il diploma di Pittura nel 1968. Nel 1970 a Roma, vince il 1° premio per l’incisione, organizzato dal Gabinetto Nazionale delle Stampe, con l’acquaforte ispirata a Santa Caterina da Siena; l’incisione è stata successivamente riprodotta nei manifesti per la XIII Settimana dei Musei d’Italia ed una copia è stata donata a Sua Santità Paolo VI. Nel 1974 ad Enna, assieme agli artisti Alberto Cacciato, Aldo Prestipino, Angelo Malaguarnera, dà vita al Centro di Grafica di via Castagna. Dal 1970 al 1975 frequenta ad Urbino i corsi di Tecniche dell’Incisione sotto la guida dei maestri Bruscaglia, Ceci e Sanchini. Dal 1968 ha tenuto diverse mostre personali a Firenze, Roma, Enna, Valguarnera, Piazza Armerina, Aidone. Ha insegnato arte della serigrafia presso l’Istituo Regionale d’Arte di Enna. Dal 1993 ha svolto Mostre personali itineranti in Ungheria. Nel 1990 ha fondato, ad Enna, assieme agli operatori culturali e saggisti Pippo Accascina e Rocco Lombardo, la casa editrice “Il Lunario”, nel cui ambito cura la vesta grafica della pubblicazioni e si occupa della sezione dedicata alle cartelle e stampe d’arte. Nel 1999 il Comune di Naro l’ha incaricata di riordinare il fondo delle numerose opere di grafica donate dal maestro Bruno Caruso. Tale donazione ha costituito il primo nucleo nel Museo della Grafica, inaugurato l’11 giugno 2000, di cui la stessa Tuttobene ha curato l’esposizione ed il catalogo, continuando tuttora ad interessarsi delle nuove acquisizioni. Si sono interessati alle sue opere critici d’arte e pittori tra cui: Accascina, Caldini, Caruso, Giuffrè, La Martina, Lombardo, Mattei, Mingiardi, Morselli, Giaimo, Pantano, Petrina, Rivosecchi, Ruta, Servolini e tanti altri.

Scrive di lei il maestro Bruno Caruso: “Non è certo facile la vita dell’artista nella profonda Sicilia, al centro di un’isola che è ancora dominata dai sofismi che la tengono in bilico, come diceva Sinisgalli, tra “l’astrattezza e il documento”, cioè fra l’espressione realistica della classicità e l’arabesco dell’Islam, che nell’arte contemporanea hanno assunto i linguaggi delle più varie correnti. Ma non si può neppure ignorare che in Sicilia sopravvive fortemente un esempio antico di irraggiungibile qualità, negli stessi luoghi dov’erano edificati gli antichi templi o si scolpivano i capolavori della scultura del V secolo: un esempio qualitativo che non riesce ad estinguersi e che anzi, come ci dimostra Marcella Tuttobene, si arricchisce di tutti quei linguaggi del mito e dei simboli che l’artista ha scelto come tematica ed ispirazione del suo lavoro grafico nei disegni e nelle incisioni e che, come avviene nei miti e nei simboli, carica i suoi lavori di quei significati di intenti, conferendo, anche nelle opere di contenuto diverso, un grande fascino al suo lavoro. Un lavoro che peraltro si rivolge con grande delicatezza senza mai lasciarsi contaminare dalle cattive influenze delle avanguardie o dalle volgarità dei nostri tempi.

Roma Aprile 2002”

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