Movimenti Artistici

Arte Cinetica. Nasce intorno agli anni ’20, ma si sviluppa intorno agli anni ’50 e ’60. L’Arte Cinetica identifica sia un modo di essere semplice, ma allo stesso tempo complesso. Termine usato per definire un tipo di arte che rappresenta un movimento reale o virtuale. Il termine viene anche applicato ad opere che utilizzano effetti luminosi per trasmettere all’osservatore l’illusione del movimento.

Arte Concettuale. In questo movimento artistico, diffusosi negli anni ’60 a livello internazionale, l’elemento cruciale si identifica nell’idea che sta dietro l’opera, piuttosto che l’abilità tecnica della sua esecuzione. I “concetti” possono essere comunicati anche con diversi mezzi espressivi, che una volta esposti in gallerie o realizzati per luoghi specifici diventano vera arte. La peculiarità dell’ artista concettuale come creatore di idee, piuttosto che di oggetti, scardina i tradizionali ruoli dell’artista e dell’opera d’arte.

Arte Informale. Con l’Arte Informale viene identificato un nuovo modo di creare immagini, che esulano dalle forme geometriche e figurative. Nato in Francia intorno al 1950, l’Arte Informale ha sviluppato segni e metodi all’insegna dell’improvvisazione, al fine di scoprire un nuovo linguaggio artistico. Nel tempo si è propagato in altre parti d’Europa

Cobra. Sigla che indica l’associazione internazionale di artisti provenienti da Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam, attivi dal 1948 al 1951 che partendo dal folclore nordico e dall’onirico svilupparono le loro opere in immagini fantastiche.

Cubismo. Movimento segnato dalla produzione di Pablo Picasso e Georges Braque, basata sull’introduzione della quarta dimensione, ovvero il tempo, nello spazio tridimensionale della tela pittorica. Sviluppatosi nel primo ventennio del novecento, il Cubismo nel rielaborare il rapporto tra forma e spazio segnò tutta l’arte ad esso successiva.

Dadaismo. Identifica un movimento anti-artistico internazionale attivo dal 1915 al 1922. Gli artisti che s’ispirarono a questo movimento vollero ribaltare l’arte tradizionale, al fine di stupire la borghesia. Superando ogni tipo di immaginazione, l’opera d’arte messa in mostra era un prodotto ordinario tolto dall’oggetto originario.

Espressionismo. Tale forma artistica ha esaltato, nelle opere che le appartengono, i sentimenti più intimi dell’artista, piuttosto che una vera rappresentazione dell’ambiente esterno. Nasce in Germania dal 1905 al 1930. La pittura espressionista è intensa, passionale e fortemente personale, basata sul concetto della tela come veicolo di emozioni.

Espressionismo astratto. Movimento statunitense, nato a New York e sviluppatosi nelle sua massime forma negli anni 50. Varie furono le ramificazioni di questo movimento che andarono dall’action painting, al dripping al materico.

Fauvisme. Gruppo di autori denominato “belve”, per via della loro natura selvaggia nel dipingere con colori forti, pennellate incisive, e linguaggio espressivo.

Futurismo. Prima avanguardia storica nata in Italia nel 1909 e pubblicata per la prima volta tramite il “Manifesto” a Parigi. Capisaldi concettuali dei futuristi furono il distacco dallo storico, l’esaltazione della macchina e dell’uomo nuovo lanciato dinamicamente verso il futuro. Per questo, uno dei principali elementi della pittura futurista, fu la ricerca del movimento e della dinamicità sulla tela.

Metafisico. Prima che movimento pittorico, la Metafisica fu un momento di riflessione su quella parte di cultura ereditata dal mondo greco che andava sotto questo nome. Essendo la metafisica “ciò che è al di là del fisico” tema delle opere degli autori furono situazioni improbabili dove i rapporti tra luoghi, architetture, oggetti e personaggi, si distaccano dalle normali regole del reale per entrare in quelle dell’onirico.

Minimalismo. Sviluppatesi negli Stati Uniti intorno agli anni ’70, questo movimento trovò spazio sia nel linguaggio pittorico che scultoreo. Le forme pure, la loro scansione nello spazio, la ricerca nei materiali, spogli da ogni decorativismo, furono elementi principi di questo movimento.

Neo Pop. Corrente artistica internazionale postmoderna sviluppatasi a partire dagli anni novanta del XX secolo. Deriva dalla Pop Art, dividendosi però in numerosi sottogruppi, cui ognuno si rifà a diversi stili culturali: dal graffitismo urbano al mondo dell’underground;, dall’uso di materiali diversi come plastiche, resine ecc. al mondo dei fumetti giapponesi; dall’urban art al web design. La Neo Pop, il quale identifica gli effetti della globalizzazione e dell’eterogeneità delle culture, può essere considerata come evoluzione della Pop.

Optical art. movimento che si è sviluppato sulla linea astratta, avendo come punto di ricerca lo studio dei fenomeni ottici, capaci di creare illusione dinamiche.

Pop art. pur essendo polimorfico nel suo insieme di opere prodotte dai vari autori, il movimento della Pop Art ha avuto al centro del suo sviluppo un unico punto di riferimento: essere lo specchio della società del consumo e dei mass-media, nata negli Stati Uniti tra gli anni 50 e 60. La Pop Art non solo ha sviluppano altre realtà contemporanee, come la Scuola di Piazza del Popolo in Italia, ma ancora oggi è punto di riferimento come la Neo Pop.

Surrealismo. Il Surrealismo pur essendo nato in Francia attorno agli anni venti, ebbe una ricaduta di tipo internazionale, accogliendo artisti provenienti da altre Nazioni, alcuni dei quali allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, che portarono le proprie idee nel Nuovo Continente. Come per la Metafisica, anche il Surrealismo ha come spazio d’azione non quello fisico costretto da regole logiche, bensì quello del sogno e dell’impossibile. Così i quadri surrealisti, anche quando altamente accademici e figurativi, narrano di un mondo spesso inquieto dove le cose finiscono per perdere la loro oggettività.

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